Comunali di Isernia, ormai sembra un tutti contro tutti. Le due coalizione, sia di centrodestra che di centrosinistra, sono lacerate da profondi strappi e da spaccature che, per il momento, sembrano insanabili.

Nel centrodestra, sono tanti gli aspiranti candidati alla carica di sindaco, ognuno con una propria corrente alle spalle e con la voglia di imporre il proprio progetto. Con una situazione simile, la tenuta della coalizione è a forte rischio. L’Udc ha già mostrato la volontà di smarcarsi, presentando una doppia lista autonoma (una civica e una con il simbolo del partito, qualora a livello nazionale non decidessero diversamente) che non guardi politicamente né da una parte né dall’altra. Scalpita anche Fratelli d’Italia che, attraverso l’ex assessore regionale Filoteo Di Sandro, ha proposto le primarie. Qualora gli altri partiti non dovessero accettare, potrebbe decidere di correre da solo. Nemmeno il Pdl è unito come potrebbe sembrare in apparenza, con subbugli a livello regionale che si ripercuotono sulla gestione dell’elezioni al Comune di Isernia.

Non va meglio nel centrosinistra. Nella coalizione la divisione è netta tra quelli che vogliono ricandidare Ugo De Vivo (tanto da creare un apposito appello su Facebook per convincerlo) e chi, invece, vuole accantonare l’ipotesi di un secondo mandato per l’avvocato e ripartire dalle primarie, attraverso le quali scegliere il leader. Su quest’ultimo fronte si sono schierati Idv e Rialzati Molise, mentre tra i forti sostenitori di un ‘De Vivo bis’ ci sono i partiti di sinistra. Il Pd per il momento attende. Il coordinatore provinciale Amendola con una nota ha fatto sapere che si riparte dall’avvocato e, qualora non dovesse accettare, verranno indette le primarie.

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