Dal 2016 al 2021 avrebbero compiuto violazioni di natura tributaria per circa 35 milioni di euro. La Guardia di Finanza ha scoperto una società di Teramo, operante nel settore alimentare e dei trasporti, che non avrebbe presentato le prescritte dichiarazioni annuali valevoli ai fini delle Imposte dirette, dell’Iva e dell’Irap. E i risultati della verifica fiscale, effettuata anche tramite mirate indagini finanziarie, hanno permesso di ricostruire compiutamente il quadro.
Quattro i denunciati e fra questi anche un isernino: l’attività ispettiva si è conclusa con le contestazioni di carattere amministrativo e con il deferimento all’autorità giudiziaria anche di due marchigiani e di un residente in provincia di Chieti.
I reati ipotizzati sono quelli di dichiarazione infedele, omessa dichiarazione e occultamento o distruzione di documenti contabili, per i quali il pubblico ministero ha avanzato richiesta di rinvio a giudizio. «L’operazione – si legge in una nota della Guardia di Finanza – testimonia l’impegno nel contrastare l’articolato fenomeno dell’evasione fiscale, in grado di generare una forte distorsione della concorrenza a danno di quegli operatori economici che, invece, operano nel rispetto della legge e degli obblighi tributari»

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