La mannaia dei tagli alla scuola si è abbattuta su Isernia in maniera più netta che altrove. Il dato, ovviamente negativo, è stato diramato dal sindacato Anief nell’ambito dell’analisi portata avanti sui dati Istat forniti comune per comune. La scuola in crisi passa anche per questo dato, ovvero il crollo netto del numero di insegnanti presenti nelle classe. A Isernia s’è tagliato più che in altri posti d’Italia. Insieme al capoluogo pentro finiscono sotto la mannaia dei tagli anche Frosinone, Matera, Avellino, Messina, Catanzaro, Potenza Nuoro e Reggio Calabria. Sono luoghi in cui anche la popolazione studentesca diventa sempre meno numerosa. Un altro dato che desta forte preoccupazione è quello legato alla riduzione della spesa per gli alunni disabili, sempre meno seguiti dagli insegnanti di sostegno per i quali non ci sono più le risorse necessarie. Segnala l’Anief che si tratta di “una triste tendenza tutta meridionale” con le amministrazioni comunali che hanno sempre meno risorse da dedicare alla scuola e alla sua valorizzazione.

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