È stata ribattezzata ordinanza ‘anti-movida’ creando polemiche da parte dei titolari dei locali del centro storico di Isernia. Per questo il sindaco Giacomo d’Apollonio e l’assessore alle Attività Produttive Linda Dall’Olio hanno voluto ribadire la necessità di tale provvedimento alla luce delle criticità evidenziate in un esposto dai residenti della zona.
«A distanza di pochi mesi – evidenziano – dovrebbe essere ancora evidente a tutti come, quest’anno, complice anche il lockdown, l’amministrazione abbia cercato di fare quanto nelle proprie possibilità per promuovere una movida sicura, comprendendo appunto l’assoluta necessità per i titolari di recuperare il periodo di chiusura forzata e riprendere quanto prima l’attività.
Misure e valutazioni straordinarie, con un altrettanto straordinario lavoro da parte del servizio comunale preposto alla concessione, al controllo, e alla viabilità, hanno consentito di autorizzare un considerevole numero di dehors in tutta la zona, l’immediata riapertura e riorganizzazione del mercato settimanale alla fine del lockdown, nonché, per la prima volta, l’istituzione di una zona a traffico limitato sperimentale. L’amministrazione è altresì al lavoro per sottoporre alla giunta una delibera che proroghi l’esenzione della Tosap fino al 31 dicembre.
Iniziative fortemente volute, concordate e accolte con entusiasmo dalle attività stesse e dagli avventori ma che, come sempre accade, comportano anche opinioni contrastanti e un’altra faccia della medaglia.
Non è di certo colpa dei titolari dei locali se si assumono comportamenti disdicevoli e irrispettosi e se i vicoli e gli ingressi delle case del centro storico diventano preda di giovani fuori controllo ma, sicuramente, la collaborazione da parte di queste attività nel rispettare e far rispettare, nei limiti del possibile, alcune semplici regole di civile convivenza, possono servire a limitare il problema pur non rinunciando al divertimento e allo svago. Da parte del Comune, infatti, la tutela delle attività deve andare di pari passo con la tutela dei residenti, degli avventori e dei luoghi. Impresa non semplice che richiede la comprensione e la collaborazione di tutti.
Sanzionare ogni attività, ad esempio, per il mancato rispetto dell’orario di chiusura o di diffusione sonora, la mancata pulizia degli spazi o di rispetto della superficie concessa, il mancato controllo sulla vendita di alcol ai minori e così via, significherebbe, qualora queste violazioni reiterate venissero riscontrate dalle forze dell’ordine ormai in costante attività nel centro storico, costringerle alla chiusura o, quanto meno, a farsi carico di una pesantissima ammenda.
Motivo per il quale si è cercato di evitare il peggio, ribadendo gli obblighi di legge e le disposizioni da sempre vigenti, che di certo sono già note e rispettate, e ponendo alcune limitazioni.
L’orario di chiusura, invece, non subisce di fatto alcuna sostanziale modifica, in quanto ha interessato esclusivamente gli ultimi due fine settimana del mese di settembre e soltanto per un’ora. Dal mese di ottobre invece entrerà in vigore il nuovo orario con chiusura all’1:00 dal lunedì al giovedì e alle 2:00 dal venerdì alla domenica, come previsto dall’ordinanza n. 3 del 2017.
L’amministrazione rimane sempre disponibile, come avvenuto nei mesi scorsi con un quotidiano e diretto dialogo anche con le singole attività, a qualunque tipo di confronto costruttivo con i titolari e i cittadini». Pertanto, prendendo atto della recente richiesta pervenuta al Comune da parte dei titolari di 12 attività del centro storico, comprese alcune di ristorazione che di fatto non sono interessate dall’ordinanza, nei prossimi giorni sarà convocato un incontro con una delegazione di tali attività.

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