Su milleottocento balle di paglia, se ne sono salvate solo un’ottantina. Le altre sono state divorate dalle fiamme e non c’è stato nulla da fare per salvarle. L’incendio è scoppiato intorno alle ore 3 della scorsa notte in Contrada Bosco, lungo la strada provinciale 137, a dare l’allarme è stato un vigilante che si trovava a passare di lì. Sul posto sono immediatamente giunte due autobotti dei Vigili del Fuoco di Santa Croce di Magliano ed i carabinieri di Larino. In seguito è stata allertata anche l’Enel, che ha inviato personale per ripristinare i cavi della corrente elettrica danneggiati dal fuoco. Il danno stimato è di almeno trentacinquemila euro (visto che sul mercato ogni balla di paglia costa almeno venti euro) e l’azienda agricola pare non avesse l’assicurazione. Da un primo riscontro, si ipotizza un incendio di natura dolosa. Difficile, infatti, credere ad un’ipotesi di autocombustione, vista la notevole quantità di pioggia e neve caduta in queste ultime settimane e visto che l’enorme catasta di balle era all’aria aperta, priva di copertura. Secondo i Vigili del Fuoco sembrerebbe che l’incendio sia partito dal bordo della strada, propagandosi poi all’interno della paglia accumulata poco distante, divorando tutto dall’interno. I proprietari sono giunti sul posto con un trattore e, con molta fatica, sono riusciti a mettere in salvo soltanto un’ottantina di balle, mentre l’incendio ha continuato a bruciare per ore, visibile per parecchi chilometri tutto intorno. Parlando con uno dei titolari dell’azienda, abbiamo chiesto se negli ultimi tempi avesse ricevuto minacce o richieste estorsive, ma nulla di tutto questo pare sia mai accaduto. Il deposito di paglia si trova lì da anni e non si sono mai verificati incendi, nemmeno in piena estate. Resta quindi da capire come si sia sviluppata la combustione, per mano di chi e soprattutto perché. Tutti interrogativi che saranno chiariti dall’inchiesta che, presumibilmente, sarà aperta dalla Procura del Tribunale di Larino.

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