Il momento è davvero difficile. Altro che terza o quarta settimana, siamo di fronte ad una crisi economica senza precedenti che mette a dura prova le famiglie. In questo contesto, sempre più difficile soprattutto per chi ha moglie e figli a carico, molti cercano di dare una mano come la Conferenza Episcopale Italiana che ha pensato al ‘‘Prestito della Speranza” fatto su misura proprio per le famiglie che versano in una temporanea situazione di disagio. Può essere richiesto per un importo massimo di 6mila euro che vanno restituiti a partire dal tredicesimo mese, nell’arco di 5 anni, con rate che – per l’importo massimo – sono pari a circa 110 euro mensili. Alla fine si restituiranno, in tutto, 6600 euro. Ma vediamo nel dettaglio come vi si accede. Chi può richiedere il prestito. I nuclei familiari: sono considerati tali, ai fini dell’ottenimento del prestito, i nuclei originati da matrimonio (concordatario, di altra religione), anche se concluso(con separazione o divorzio), oppure a seguito di vedovanza; composti da almeno 2 persone (presenti nello stato di famiglia) da esso derivanti (ad esempio i coniugi, madre e figlio, padre e figlio). I documenti che occorrono. Parte anagrafica: stato di famiglia, certificato di matrimonio, copia di documento di identità, ISEE. Situazione debitoria: info su finanziamenti e prestiti in corso o conclusi, mutui, debiti verso Enti (Agenzia delle entrate, Inps, Equitalia); busta paga, Modello Unico o 730. Come si accede al Prestito della Speranza. Si contatta la segreteria dell’Associazione “Girasole” Onlus Consultorio Familiare Diocesano di Isernia- Venafro; la segreteria prende appuntamento con il Consulente Finanziario Referente. Durante l’incontro la pratica viene istruita ed inviata alla Banca. Quali sono i tempi di risposta. La Banca, valutata la situazione, entro 20/30 giorni contatterà direttamente l’interessato, ed eventualmente richiederà documenti integrativi. Consegnati quest’ultimi il prestito sarà rilasciato. La Caritas diocesana di Isernia-Venafro fa sapere che gli operatori che si occupano del Prestito della Speranza sono tutti volontari. Le persone interessate quindi non devono versare alcuna somma di denaro a chiunque ne faccia richiesta ottenuto il prestito. Qualora ciò accadesse, è importante segnalarlo alla segreteria stessa che provvederà a concordare un incontro con il Direttore della Caritas.

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