Un’altra perquisizione da parte della Guardia di Finanza, in merito all’inchiesta che coinvolge il manager agnonese Vito Gamberale. Dopo aver acquisito documenti negli uffici del Comune di Milano, la Fiamme Gialle ieri hanno indagato nelle stanze della Sea di Linate, per recuperare informazioni sulla vendita del 29,75% delle azioni della società che gestisce gli aeroporti milanesi, in capo al Comune della città del Nord Italia, al fondo F2I, guidato dall’imprenditore alto molisano. La perquisizione è stata disposta dal procuratore aggiunto di Milano, Alfredo Robledo, titolare dell’inchiesta che vede indagato non solo Gamberale, ma anche Mauro Maia, socio nel fondo per le infrastrutture. L’intento della Procura è di capire perché i due manager fossero a conoscenza del bando di gara quattro mesi prima che fosse reso pubblico. La gara è stata poi vinta proprio da F2I per 385.000.001 euro (un euro in più rispetto alla base d’asta) accaparrandosi una fetta consistente di Sea. L’indagine, per turbativa d’asta, è partita da una telefonata del 14 luglio dello scorso anno, intercettata dalla procura di Firenze e poi passata al vaglio di quella milanese, nella quale Gamberale parlando con Maia aveva accennato alla possibile indizione da parte del Comune del bando di gara e di un bando “fatto su misura” per il fondo per le infrastrutture.

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.