Protagonisti di una mega rissa scoppiata nella casa circondariale di Vasto, il prossimo 21 settembre tre giovani rom di Isernia compariranno davanti al giudice del tribunale della città abruzzese per essere processati. Di età compresa intorno ai trent’anni, i rom isernini erano detenuti per reati di usura e spaccio di sostanze stupefacenti. All’interno del carcere di Vasto venivano considerati dei leader, punti di riferimento per altri detenuti. Insomma, veri e propri capi, tanto è che nulla veniva fatto senza il loro consenso. Nelle dinamiche di un carcere la posizione che i rom isernini avevano conquistato erano particolarmente rilevanti anche perché li metteva a riparo da possibili ritorsioni. A un certo punto, però, l’equilibrio si è spezzato. Quando nella struttura penitenziaria di Vasto sono entrati alcuni slavi si è venuto a creare un secondo gruppo di comando che, inevitabilmente, ha generato un forte contrasto con quello dei rom. Screzi, sfide lanciate come atti di forza per prendere in mano il controllo del “territorio” carcerario, hanno con il tempo alimentato una fortissima tensione, fino all’esplosione finale. Infatti, il tutto ha avuto come sbocco una mega rissa. Il gruppo di slavi ha colto l’occasione di una presunta provocazione ed ha aggredito i tre rom isernini rom che a loro volta si sono difesi reagendo con estrema determinazione. Poi la rissa si è estesa a tutti gli altri detenuti appartenenti ai due clan. Botte da orbi, con calci e pugni. La situazione era diventata veramente pericolosa ma, fortunatamente, l’intervento massiccio degli agenti della polizia penitenziaria ha consentito di bloccare la mega rissa e riprendere il controllo del carcere. Intanto l’infermeria si è riempita di detenuti che hanno fatto ricorso alle cure mediche per le ferite riportate al volto e agli arti. Tutte prognosi che prevedevano pochi giorni di cura, anche se, a conti fatti, si può dire che è andata bene. Infatti, il bilancio poteva essere molto più pesante con qualche ferito grave, ma grazie all’intervento degli agenti del carcere è stato evitato il dramma. Tra colori che hanno fatto ricorso all’infermeria c’erano anche i principali protagonisti della rissa: i rom isernini e gli slavi, usciti dalla rissa tutti un bel po’ acciaccati. Nei giorni successivi i gruppi contendenti sono stati separati per garantire la sicurezza del carcere di Vasto. Per alcuni si sono aperte le porte della casa circondariale di Teramo, per altri quelle di Lanciano. Nel frattempo il rapporto della Polizia Penitenziaria è arrivato negli uffici del Tribunale di Vasto e la Procura della Repubblica ha chiesto il rinvio a giudizio degli autori della rissa. Dunque, venerdì prossimo 21 settembre, insieme a altri detenuti i tre rom verranno processati. Ad assisterli ci penserà l’avvocato isernino Franco Mastronardi.

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