Vittorino Facciolla, segretario del Pd ma anche vicepresidente della giunta Frattura, il sindaco 5s di Campobasso dice che non si può dimenticare che Toma nel 2018 ha vinto perché il Molise ha bocciato il vostro governo. Disco rosso anche per lei e Fanelli alle prossime regionali.
«Ho letto con attenzione l’intervista rilasciata da Gravina al suo direttore. Mi permetta di dire intanto che io non riesco a fare polemica con Roberto…».
L’intesa è già così forte fra voi dem e i pentastellati che non riuscite a litigare?
«Le rispondo anche io con una provocazione: è sicura che il “cuore” delle dichiarazioni di Gravina sulle regionali fosse diretto a me? O forse al mondo dei 5s? Detto questo, davvero non mi va di scendere sul terreno della polemica. Però qualcosa va detto. Il giudizio sul governo Frattura gli elettori lo hanno dato, bocciandolo e non c’è dubbio. Poi vedremo il giudizio della storia. Comunque, io a quelle elezioni ho preso oltre 4mila preferenze, in una coalizione che ha preso 28mila voti e senza il disgiunto. In percentuale, più della loro prima eletta Manzo. Ma non è questo che mi interessa. Io sono molto rispettoso, invece, del valore del percorso che faremo insieme ai 5 Stelle».
Dopo aver messo in chiaro che se c’è qualcuno che non ha perso è lei insomma… E cosa pensa della co-decisione di Roma sul candidato governatore che Gravina ritiene certa?
«Il Pd del Molise non è commissariato. I suoi organi sono in carica e funzionano. Stiamo organizzando agorà tematiche di grande qualità e a cui prendono parte anche gli esponenti pentastellati e stanno venendo fuori spunti molto interessanti. Ci confronteremo certamente con Roma, ma non deciderà il partito nazionale. Non ci saranno scelte imposte. Capisco che Gravina possa immaginare che per i 5 Stelle deciderà Roma, fin tanto che tra l’altro non si daranno un’organizzazione territoriale, ma questo non è vero per noi. Intanto, stiamo dialogando con chi ci dice di essere autorizzato a farlo, cioè il gruppo in Regione».
L’ho interrotta sul percorso che farete insieme. Riguarda quindi il programma prima di tutto?
«Certamente. Io sono certo che elaboreremo insieme ai 5s un programma condiviso e anche radicale nella proposta. Che avremo un perimetro certo nelle alleanze. E troveremo insieme il metodo per scegliere gli interpreti di quel programma e della coalizione. Ecco, io voglio confrontarmi sul metodo. Gravina parla già di uomini».
Mi traccia il “perimetro certo nelle alleanze”?
«In breve: è escluso che si possano fare accordi con chi ha avuto responsabilità di governo in questa legislatura».
E come individuerete il candidato presidente?
«È semplicissimo: se non riusciremo a fare sintesi, la faranno le primarie di coalizione».
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