Si è dimesso ieri da consigliere regionale. Toglie così tutti dall’imbarazzo, Michele Iorio.
Condannato in appello per il caso Zuccheropoli – la cessione dello Zuccherificio del Molise alla G&B Investment di Remo Perna nel 2010 – l’ex presidente della Regione dovrebbe essere sospeso dallo scranno di Palazzo D’Aimmo in base alla legge Severino. Procedura automatica, ma non immediata.
Da Roma la sospensione potrebbe arrivare anche fra qualche settimana, anche pochi giorni prima delle politiche. E Iorio è il candidato del centrodestra al Senato. È questa infatti, spiega il diretto interessato, la sua battaglia prioritaria oggi. Senza dimenticare che al suo posto torna in via IV Novembre l’ex commissario per la ricostruzione Nicola Romagnuolo. Era già accaduto all’inizio della legislatura dopo la condanna di Iorio per Bain & Co. L’ex governatore si insediò di fatto un anno dopo l’avvio del mandato, quando la pronuncia di prescrizione della Cassazione fece cessare la sospensione.
Iorio ha motivato la scelta di dimettersi «sia per la mia candidatura al Senato con il centrodestra sia per la sentenza della Corte di appello di Campobasso che lo scorso 25 gennaio mi ha condannato per abuso d’ufficio per la cessione delle quote di proprietà dello Zuccherificio di Termoli. Una sentenza che continua ad essere incomprensibile dopo l’assoluzione con formula piena in primo grado e per la tempistica. Due collegi giudicanti, due decisioni diverse con ricadute, ovviamente, sulla vita politica di chi ricopre una carica elettiva a causa della legge Severino che, anche qui continuo a ribadirlo, ha certamente degli aspetti incostituzionali che non tengono conto della presunzione di innocenza sancita dalla nostra Costituzione e fatta propria da qualunque Stato di diritto».
Ha ribadito poi di essere convinto di aver ragione in Cassazione. Però adesso la priorità è rappresentata dalle politiche «dove sono candidato al Senato – ha aggiunto Iorio – consapevole di avere la coscienza pulita. Elezioni che il centrodestra può e deve vincere per assicurare all’Italia un’amministrazione politica stabile pronta a far rialzare la schiena alla nostra nazione e al nostro Molise che, con la nostra coalizione al governo, tornerà ad avere una posizione da protagonista traendone vantaggio la nostra terra e i nostri cittadini. Al mio posto subentrerà Nico Romagnuolo che porterà avanti il lavoro da opposizione svolto da me in questi anni, tenendo presente le difficoltà e le richieste di emergenza dei molisani. A lui rivolgo i migliori auguri di buon lavoro».

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