Garofani bianchi in aria, come omaggio e ricordo degli operatori sanitari deceduti perché contagiati dal Covid. «Operatori sanitari, medici, volontari che si sono messi a disposizione dei malati e purtroppo hanno rischiato la vita, tanto che molti di loro sono morti», ha spiegato Carmine Vasile.
E poi le spalle voltate al palazzo della Regione, da cui gli ‘eroi’ di questa pandemia aspettano risposte e la stessa generosità dichiarata con gli encomi pubblici rivolti agli infermieri e oss (come pure ai medici) che hanno curato i malati Covid in Molise. Il flash mob della Fials ieri pomeriggio è di protesta. Perché, appunto, ai proclami pubblici non seguono i fatti. La Regione Molise non è fra quelle che hanno sottoscritto l’accordo per fissare l’entità e le modalità di erogazione della premialità prevista dalle norme nazionali al personale che ha lavorato all’emergenza.
Col Cura Italia e il dl Rilancio è stato stanziato anche un finanziamento, serviva allo straordinario del personale e per una sorta di premio a chi è stato sul fronte. «Ad oggi, sembrerebbe che solo una quota parte sia stato trasferito nelle casse dell’Asrem, ma dagli inizi di marzo ad oggi chi si è prodigato, e lo ha fatto perché è un professionista non perché si aspetta un premio, comunque non ha ricevuto nulla», così il segretario Fials.

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