Il Consiglio regionale tagliato fuori dalla dalle scelte che hanno portato la giunta Roberti all’approvazione dell’elenco degli interventi da realizzare con le risorse del Fondo di sviluppo e coesione, 445 milioni in tutto. “Abbiamo protocollato una mozione urgente, affinché la discussione sul Fsc e, quindi, sulla programmazione strategica per il Molise venga immediatamente portata in Consiglio regionale, nonostante i tempi, che sappiamo essere strettissimi (e non certo per nostra responsabilità)” fa sapere il capogruppo Pd a Palazzo D’Aimmo Alessandra Salvatore. L’istanza delle minoranze trova conforto nell’articolo 16 dello statuto regionale che recita: “Il Consiglio regionale esercita la potestà legislativa attribuita alla Regione e le altre funzioni conferitegli dalla Costituzione e dalle leggi, determina l’indirizzo politico generale, indirizza e controlla l’azione politica, amministrativa e programmatoria della Regione, delibera gli atti di intervento della Regione nella programmazione nazionale e comunitaria”. Su come saranno utilizzate le risorse del pricipale investimento nazionale che affianca i fondi strutturali europei, l’opposizione vuole dire la sua. “Tanti consiglieri, a partire da quelli del Partito Democratico, hanno esperienze, competenze ed idee per contribuire a scelte di programmazione che riconnettano il Molise e la città capoluogo con il resto del Paese e con l’Europa” chiude la note dalla capogruppo dem.

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