Troppi i debiti accumulati in passato dalla sanità del Molise: ammonta a 210 milioni il disavanzo non coperto. Per questo dal Tavolo Massicci, che si è riunito a Roma. è arrivata l’ennesima bocciatura.

Il presidente della Regione, Paolo Frattura, che è anche commissario per gli adempimenti del piano di rientro, non ha indicato come risanerà quel deficit, dove troverà le coperture, e per questo i tecnici dei Ministeri dell’Economia e della Salute hanno ribadito la richiesta di commissariamento nei suoi confronti. Richiesta che avevano già formalizzato all’esito della verifica di aprile.

All’esame del Tavolo Massicci anche i programmi operativi, ai quali i funzionari romani hanno mosso rilievi che non incidono sull’impianto. Il provvedimento sarà all’esame del Tar il 3 luglio, la struttura commissariale si difenderà contestando anche la titolarità del comitato Ss Rosario nel contestare atti di programmazione sanitaria.

Rammaricato, dopo il vertice in via XX Settembre, il sub commissario Nicola Rosato (nella foto insieme al governatore Frattura). “Questa volta non condivido la posizione del tavolo – spiega -. La questione del debito, per quanto importantissima, a mio parere non può essere il motivo per non esprimersi sul piano operativo e non far partire dunque la riorganizzazione della sanità del Molise che da troppo tempo aspetta il riordino”.

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