Risposte concrete e rapide sulle tante vertenze aperte in regione. In caso contrario, sarà un autunno caldo. Quello dei sindacati è un pronostico. Previsione che indica pure l’intenzione di alzare l’asticella della mobilitazione.

Davanti a Palazzo Vitale, il giorno prima di Ferragosto, Franco Spina per la Filcams e Pasquale Guarracino per la Uiltucs firmano un documento che è al contempo protocollo e rivendicazione. Poi lo consegnano al vicepresidente della giunta Michele Petraroia, che li ha convocati per ascoltarli.

Nel documento, illustrato alla stampa a metà mattina, è come scorgere un mare di puntini che lampeggiano in rosso sulla mappa del Molise. Emergenze che esigono risposte, sottolineano Guarracino e Spina. Con loro, e alla sua prima uscita pubblica, c’è Lucia Iannantuono, da poco segretaria confederale della Cgil Molise e dunque nella squadra di Del Fattore. I sindacalisti puntano i riflettori su commercio, turismo, servizi come la vigilanza armata e il settore del pulimento o delle mense. Sono migliaia i lavoratori che rischiano il posto o sono comunque in gravi difficoltà. Eppure, evidenziano Filcams e Uiltucs, in molti casi si tratta di situazioni che non sono insormontabili. “Alcune vertenze sono superabilissime e per la verità in capo direttamente alla Regione – spiega Spina -, come nel caso di Molise Dati solo per fare un esempio. Presuppongono semplicemente una programmazione di fondo, capire cosa si vuole fare rispetto al futuro, cominciare a lavorare intorno ad un piano di sviluppo credibile e sostenibile cercando di evitare di fare ciò che si è fatto in questi mesi, di mettere cioè solo dei ‘pannicelli caldi’. Siamo di fronte a persone che non portano più uno stipendio a casa, non hanno la possibilità di trascorrere un Ferragosto decente e non sanno come andare avanti”.

Molise Dati, Esattorie, Korai. Ma pure turismo, vigilanza. Servizi in genere. La Regione sta dismettendo le sedi in fitto, i sindacati lamentano di non essere stati coinvolti. “Che fine faranno le guardie giurate che curavano la vigilanza degli uffici destinati a chiudere? Che fine faranno gli operatori delle pulizie che vi erano impiegati? È impensabile – sottolinea Pasquale Guarracino – che si prenda una decisione così impegnativa, al di là della sua bontà dal punto di vista amministrativo e della spending review, senza coinvolgere i sindacati”. “Mi viene in mente tutta la partita del turismo o della vigilanza – dice poi -, con gli istituti in difficoltà. Abbiamo criticità oramai in ogni comparto”. La politica, concludono Spina e Guarracino, non ha più ‘alibi’, non ha più appigli per non trovare soluzioni concrete alle vertenze in atto. “Certo, se dovesse accadere che non avremo risposte – mette il sigillo Guarracino – non si sono dubbi che sarà un autunno caldo in Molise”.

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